di EMILIO PIERVINCENZI
ROMA – Continuiamo a sentire le “voci” dei dirigenti del calcio dilettantistico laziale in merito alla proposta della Associazione italiana calciatori di cancellare completamente ogni forma di vincolo nel calcio dilettantistico. In pratica “liberi tutti”, a qualsiasi età e in qualsiasi circostanza. Oggi sentiamo Daniele Prosia, ex calciatore, ora direttore sportivo del San Cesareo.
Prosia, ha letto la proposta?
“Sì, certo. La soluzione migliore sarebbe trovare un progetto intermedio, che impedisca ai ragazzi di restare prigionieri ma al tempo stesso tuteli le società. Credo infatti che a una società che cresce e forma un ragazzo debba essere riconosciuta una qualche forma di indennizzo nel caso in cui il ragazzo decida di cambiare casacca. Già succede questo se il ragazzo passa tra i professionisti, per il passaggio fra dilettanti bisogna escogitare qualcosa”.
Che cosa, Prosia?
“Mah, magari abbassare l’età di qualche anno: diciamo che fino ai 21 anni resti vincolato, poi ti puoi svincolare liberamente. Ora l’età dello svincolo libero è a 25 anni. Una limatura potrebbe essere ragionevole”.
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