Terracina, esonerato Bacci. Agovino è il nuovo tecnico

admincalciovero 22 Ottobre 2013 0
Guglielmo Bacci non è più l’allenatore del Terracina calcio. La società biancoceleste ringrazia il mister per il lavoro svolto e affida la panchina a Massimo Agovino. «Quando le cose non vanno per il verso giusto bisogna dare uno scossone anche in virtù delle importanti operazioni di mercato portate a termine nelle ultime settimane», precisa il vicepresidente Pino Petrucci . Laconico il commento di Bacci: «Nel calcio quando le cose non vanno per il verso giusto è il mister il primo a pagare. Reputo comunque positiva la mia esperienza a Terracina».

Ed ecco chi è Massimo Agovino.

Nato a Sant’Anastasia (Napoli) il 17 aprile del ‘67, Agovino vanta ben nove campionati da allenatore in Serie D. Questo il curriculum da calciatore: 1981/82 Scafatese (Eccellenza), 82/85 Sangiuseppese (Eccellenza), 86/87 Sant’Antonio Abate (Interregionale), 87/90 Paternò (Interregionale), 90/91 Juve Stabia (Interregionale), 91/92 Melfi (Eccellenza).
Svestiti molto presto i panni da giocatore, Agovino inizia subito la carriera da allenatore raggiungendo ottimi risultati: 2000/01 Sangiuseppese (Serie D, Allenatore in 2^), 01/02 Cavese (C2, All. 2^), 02/03 Sorrento (Serie D – Allenatore), 04/05 Cavese (C2 – Resp. Berretti Nazionale), 05/06 Nuovo Terzigno (Serie D), 06/08 Savoia Calcio (Serie D), 08/11 Agnonese (Serie D), 11/12 Atletico Trivento (Serie D), 12/13 Potenza. Nei mesi scorsi ha fatto parlare di sé per la sua brevissima esperienza alla Cavese. Dopo aver vinto la prima partita in Coppa si è subito incrinato il rapporto col presidente per non aver schierato il figlio del patron. Per fortuna non c’era stato il tesseramento ufficiale e oggi ha scelto Terracina. «Sono entusiasta e motivatissimo – afferma il neo trainer dei tigrotti – Ho rifiutato in questi mesi due squadre di Serie D e oggi credo di aver fatto la scelta giusta. La situazione del Terracina? Delicata ma non disperata: ci sono tante partite per recuperare sulle battistrada». Agovino non parla di moduli ma ha le idee chiare sul calcio da proporre: «Voglio che le mie squadre non siano sparagnine ma che facciano la partita. Sarà comunque il campo il giudice supremo». Si trasferirà da subito all’ombra del Tempio di Giove: «Amo vivere la città in tutte le sue sfaccettature». Non avrà molto tempo a disposizione: il Terracina giocherà nell’anticipo col Palestrina sabato pomeriggio: «Voglio subito dare il mio contributo sul campo». Confermato in blocco lo staff tecnico.

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