Parla Ferretti: “Cerveteri eccezionale”

admincalciovero 2 Maggio 2013 0
Parla Ferretti: “Cerveteri eccezionale”
Marco Ferretti, tecnico del Cerveteri

                Marco Ferretti, tecnico del Cerveteri

Marco Ferretti, detto “il lupo”. Che cavalcata il suo Cerveteri. L’unica squadra dei dilettanti del Lazio, tra Eccellenza e Promozione, ad essere stata già promossa. Nove punti di vantaggio sulla seconda, la Compagnia Portuale, a due giornate dal termine. Festa grande a Cerveteri, festa ancora più sentita perché la squadra, lo scorso anno, era stata retrocessa ed è stata ripescata. Nessuno poteva ipotizzare la promozione nel campionato di Eccellenza e con due giornate di anticipo.

“E’ così, e per questo siamo ancora più felici – commenta Ferretti – abbiamo vinto il campionato com il miglior attacco, più punti di tutte le squadre di promozione, imbattuti in casa. E dico grazie ai ragazzi se siamo riusciti in questa impresa”.

Chi l’ha sorpresa di più tra i giocatori?

“No, nomi non ne faccio. Dico la squadra perché sin dall’inizio si sono messi a disposizione, sono migliorati tecnicamente e tatticamente, hanno fatto gruppo. Per questo abbiamo vinto”.

Un passo indietro, mister. La sua carriera?

“Giocavo nell’Astrea, tra i professionisti, e poi l’ho allenata in serie D. Poi ho girato tanto: due anni a Tolfa, Santa Marinella, due anni nella Rappresentativa regionale Allievi e Giovanissimi, Pianoscarano, Boreale lo scorso anno. Una bella gavetta…”.

E ora il trionfo. Quando ha capito che ce la potevate fare?

“Era l’undicesima giornata, dovevamo salvarci tranquilli – questo era l’obbiettivo cella società – ma abbiamo capito che una volta passati in testa potevamo restarci. Da lì siamo rimasti sempre al comando”.

Io ho visto una delle sue più brutte partite, il 5-1 beccato contro il Montespaccato…

“Quella domenica non ha funzionato niente, due autogol, difesa in bambola… Il martedì dissi ai ragazzi che era stato meglio perdere 5-1 e non 1-0. Abbiamo capito che dovevamo subito ripartire”.

Che succede nelle prossime due domeniche?

“Giochiamo in casa contro il Maccarese e l’ultima a Roma col Casalotti. Due squadre che cercano punti in chiave salvezza. Noi non regaleremo niente, anche se farò giocare qualche calciatore che ho utilizzato di meno nel corso del campionato non vuol dire che regaleremo qualcosa. E poi siamo imbattuti in casa e non vogliamo perdere questo piccolo record”.

E il prossimo anno? Confermato?

“Al 99,9 per cento sì. Il prossimo anno dovremo lavorare molto bene in chiave giovani, perché schierare in campo un ’93, un ’94, un ’95 e un ’96 significa determinare in negativo una stagione se fai le scelte sbagliate. In positivo, ovviamente, se fai le scelte giuste. Ci metteremo alla ricerca dei giovani migliori”.

Qualcuno se ne dovrà andare…

“Sì, e solo a parlarne mi si apre una ferita. Ma questo è il calcio: dovremo fare delle scelte fra i “vecchi”. E ogni taglio sarà un dolore per me. Ma questa è la regola del calcio e non posso farci niente per modificarla”.

EMILIO PIERVINCENZI

 

 

 

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