Terracina sparisce, il commento del direttore

admincalciovero 2 Agosto 2015 0

TERRACINA – Niente da fare. L’era Saturno sta per finire. L’amministratore Unico del Terracina Calcio Jennifer Varroni sta per depositare al Tribunale di Latina l’istanza di fallimento della società. Un atto che di fatto sancirà la fine di una gestione che ha visto il Presidente Attilio Saturno riportare la squadra in Serie D, sfiorare la promozione addirittura in Lega Pro, e poi avere una incredibile caduta verticale irrefrenabile.

Va in fumo anche il patrimonio del settore giovanile con la Juniores che aveva conservato la categoria dei Regionali e addirittura Allievi e Giovanissimi che avevano vinto i loro titoli provinciali.

Lo stadio Mario Colavolpe tornerà nelle mani del Comune. Il Terracina è al momento senza prima squadra. Resta ora da vedere se il tentativo dell’associazione Mia Terracina di creare una società che possa ripartire dalla Terza Categoria andrà a buon fine. La raccola fondi prosegue a Piazzale Lido ogni sera fino al 10 agosto. Le indicazioni sono positive. Staremo a vedere.

Fin qui, le notizie che provengono da Terracina (fonte Anxur Time). Voglio aggiungere delle brevi considerazioni e una domanda. 

Dispiace profondamente che una città come Terracina, il suo pubblico entusiasta, la sua storia calcistica vengano cancellate d’un colpo. Dispiace anche che non vi siano un imprenditore o un pool di imprenditori capaci di garantire, a fronte certo di un sacrificio finanziario ma che non crediamo insostenibile, un futuro alla squadra della Tigre. Ciò vuol dire che a parole siamo tutti tifosi, nei fatti meno. 

La domanda, anzi il consiglio-monito che voglio proporre è questo: attente, istituzioni del calcio, continuando a imporre spese gestionali così alte solo per tenere in piedi una società, spese che cominciano col salasso della quota di iscrizione (che sfiora i diecimila euro) e che continuano con le decine di euro per ciascun tesseramento, di storie come questa del Terracina ce ne ritroveremo molte nel prossimo futuro.

Emilio Piervincenzi

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